Cronaca

Abusi su un alunno, il 12enne sarà sentito in Audizione Protetta

La settimana scorsa il Riesame ha confermato gli arresti domiciliari

Abusi su un alunno a Paolisi dove la professoressa aveva avuto una supplenza: sarà ascoltato il 12enne vittima delle violenze in Audizione Protetta. Intanto, la settimana scorsa, per la donna sono stati confermati gli arresti domiciliari. È accusata di violenza sessuale aggravata in danno di un alunno di dodici anni.  Il Tribunale del Riesame di Napoli, infatti, ha confermato la misura cautelare per la 38enne A.D.D. come riportato dall’edizione odierna del quotidiano Il Mattino.

Paolisi, abusi su un alunno: il ragazzo sarà ascoltato

Incidente probatorio nella vicenda che vede una docente di 38 anni agli arresti domiciliari. Lo ha chiesto il sostituto procuratore della Repubblica Assunta Tillo che ha coordinato le indagini condotte dai carabinieri della stazione di Arpaia. Ora sarà il Gip a stabilire la data in cui tenere l’incidente probatorio, probabilmente nel terza decade di questo mese. In quella sede sarà sentito il minore in aula protetta presso la Questura con l’apporto di un psicologo.

La professoressa resta agli arresti domiciliari

La settimana scorsa il Riesame ha respinto il ricorso presentato dal legale che aveva discusso nell’udienza di lunedì scorso. La vicenda si era sviluppata presso la scuola media di Paolisi, dove la donna aveva avuto una supplenza nella classe del dodicenne. A emettere il provvedimento degli arresti domiciliari era stato il gip Pietro Vinetti, su richiesta del sostituto procuratore Assunta Tillo che aveva coordinato le indagini condotte dai carabinieri della stazione di Arpaia.

Al centro delle indagini, i genitori del 12enne che più volte, nei mesi scorsi, hanno sollecitato l’avvocato a verificare lo stato del procedimento considerato che le perizie sulle apparecchiature sequestrate hanno avuto bisogno di tempi tecnici. Dato che la docente non insegna più nella scuola di Paolisi, per il 12enne c’era stato un ritorno alla normalità. Non hanno alcun dubbio in merito ai comportamenti della docente nella denuncia e nelle dichiarazioni rese al comandante della stazione carabinieri.

A quanto pare, dal telefonino del 12enne sarebbero scomparsi alcuni messaggi. Non da quello dell’insegnante. I genitori avevano riferito altri episodi che nell’immediatezza non avevano suscitato alcun sospetto su possibili comportamenti non lineari della docente.

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