Benevento, rischia di allargarsi l’inchiesta sugli appalti truccati
Appalti truccati a Benevento, l'inchiesta rischia di allargarsi. I carabinieri stanno esaminando il contenuto di documenti

Rischia di allargarsi l’inchiesta sugli appalti truccati a Benevento. Nelle scorse ore il prefetto Carlo Torlontano ha sospeso il presidente della Provincia e sindaco di Santa Croce del Sannio Antonio Di Maria e il sindaco di Buonalbergo Michelantonio Panarese. Da mercoledì si trovano agli arresti domiciliari.
Appalti truccati a Benevento, l’inchiesta rischia di allargarsi
Come riportato dall’edizione odierna del quotidiano Il Mattino, i carabinieri stanno esaminando il contenuto di documenti repertati nel corso di perquisizioni presso le abitazioni e gli uffici degli indagati nel corso del blitz di mercoledì mattina. Non si tratta di materiale informatico, ma di documenti cartacei.
Le indagini e i nomi
Nel mirino degli inquirenti, coordinati dal procuratore Aldo Policastro, ci sono undici gare d’appalto della Provincia di Benevento, della Provincia di Caserta e del Comune di sannita di Buonalbergo. Coinvolto anche Mario Del Mese, imprenditore salernitano e nipote dell’ex parlamentare dell’Udeur Paolo Del Mese, che ha patteggiato una condanna a 7 mesi al processo per il crac Ifil, società satellite del pastificio Amato di Salerno.
Oltre a Di Maria, è stato arrestato anche il sindaco di Buonalbergo, Michelantonio Panarese. Gli altri arrestati sono:
- Antonello Scocca;
- Angelo Carmine Giordano;
- Giuseppe Della Pietra;
- Raffaele Pezzella
Il sequestro
È in corso inoltre il sequestro preventivo, anche per equivalente, di somme di denaro pari a complessivi 49.500 euro, costituenti il prezzo dei reati di corruzione finora accertati e di cui si ritiene siano già stati acquisiti elementi in relazione alla loro effettiva consegna.