Cronaca

Brucellosi, è allarme in Campania. La più colpita è la provincia di Caserta

Circa novemila bufale abbattute solo nell’ultimo anno, al centro del problema i focolai di brucellosi che si registrano in Campania dove si raggiunge l’8% di infezione.

Brucellosi, è allarme in Campania

La patria della produzione di latte di bufala e dei suoi derivati, tra cui spicca la mozzarella, si trova ancora a fronteggiare il problema delle migliaia di abbattimenti per superare l’infezione da brucellosi.

In Campania ci sono circa 300 mila bufale, e nella sola provincia di Caserta viene allevato il 60% del patrimonio bufalino nazionale con circa 7 mila imprese agricole e mille allevamenti.

Dal 2014 il piano di vaccinazioni per contrastare la zoonosi è stato sostituito dall’applicazione di nuovo regolamento regionale che prevede l’abbattimento di capi di bestiame quando si supera la soglia di emergenza del 2% di infezione.

Le vaccinazioni

La battaglia degli allevatori, che hanno inoltrato anche un ricorso al Presidente della Repubblica, si basa proprio sulla necessità di reintrodurre il sistema di vaccinazioni che aveva portato il grado di infezione sotto la soglia del 2%.

Si chiede alla Regione di applicare il regolamento 429 emanato il 31 marzo del 2016 dalla Comunità Europea e di ritornare ad un sistema di vaccinazione, che fino al 2013 aveva funzionato. Un sistema che fu poi cambiato per evitare che la vaccinazione fosse estesa anche agli animali adulti e non solo ai vitelli

In questa battaglia per la tutela del patrimonio bufalino campano sono scese in campo anche le amministrazioni comunali, tra cui quelle di Santa Maria la Fossa e Castel Volturno, i cui sindaci sono stati anche recentemente ascoltati in commissione Agricoltura del Senato.

Intanto nelle prossime settimane si attende l’arrivo di alcuni esponenti della commissione agricoltura che saranno in provincia di Caserta, per valutare da vicino il fenomeno.

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