Cronaca

Camorra a Benevento: ecco le famiglie più potenti della Provincia, la relazione della Dia gennaio-giugno 2019

Quali sono i clan più potenti a Benevento? Quali sono le famiglie camorristiche attive? Camorra a Benevento: ecco le famiglie più potenti della Provincia, la relazione della Dia gennaio-giugno 2019: le aree della provincia di Benevento maggiormente caratterizzate dall’operatività di associazioni camorristiche sono il Capoluogo, la Valle Caudina e la Valle Telesina

Relazione Dia sulla criminalità in provincia di Benevento

Nel Sannio, secondo il rapporto Dia, sono presenti gruppi criminali minori legati alle consorterie SPARANDEO e PAGNOZZI, la prima presente nel capoluogo, la seconda nella Valle Caudina, entrambe in rapporti “d’affari” con clan napoletani e casertani.

Le famiglie egemoni

Gli altri gruppi sono NIZZA (vicino agli SPARANDEO), SATURNINO-BISESTO (vicino agli SPARANDEO ed ai PAGNOZZI), presente nella valle Caudina, PISCOPO-SACCONE, costola degli SPARANDEO, IADANZA-PANELLA, presente nella zona di Montesarchio e Bonea.

Estorsioni e usura

Tali consorterie sono dedite principalmente all’attività estorsiva, all’usura e al traffico di stupefacenti. Altro settore oggetto di interesse è quello relativo al controllo degli appalti pubblici, in particolare quelli attinenti allo smaltimento dei rifiuti.

L’egemonia del clan Pagnozzi

Il clan PAGNOZZI, di fatto, ricopre un ruolo di primo piano nella provincia, che gli deriva anche dall’interazione con i clan napoletani di Secondigliano e casertani di Casal di Principe, nonché dalla sua proiezione nella Capitale dove, oltre ad aver allargato il suo raggio d’azione criminale, ha reinvestito ingenti capitali.

Il clan Sperandeo

Il gruppo SPARANDEO, clan egemone nel capoluogo, trae la principale fonte di finanziamento dallo spaccio di stupefacenti, attuato con l’ausilio di affiliati e gregari preposti a diverse basi di spaccio create sul territorio. Il 27 febbraio 2019, la Corte di Appello di Napoli ha emesso un ordine di carcerazione nei confronti degli elementi apicali del sodalizio, per i reati di associazione di stampo camorristico, associazione finalizzata allo spaccio di stupefacenti ed estorsione.Il procedimento trae origine dall’operazione denominata “Tabula Rasa” delmarzo 2014.

La rinascita

Il successivo mese di maggio 2019, i Carabinieri hanno arrestato in Molise, a Campomarino (IS), uno dei compo-nenti della famiglia SPARANDEO, anch’egli coinvolto nella citata operazione. La scarcerazione di alcuni soggetti di particolare spessore criminale affiliati al clan SATURNINO-BISESTO, operativo a Sant’Agata dei Goti, Durazzano, Dugenta, Limatola, Moiano ed Airola sembrerebbe aver ridato nuova forza al sodalizio, ora più attivo nel praticare estorsioni in danno di aziende e imprenditori locali

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