Cronaca

Gioco illegale, scattano gli arresti anche in Campania

La battaglia contro il gioco illegale continua senza sosta. Ed è importante intensificarla adesso, in un periodo in cui questa pericolosa piaga è tornata a conquistare terreno, complice la pandemia da Covid 19

5 miliardi di euro in due anni, per un danno alle casse erariali dello stato di mezzo miliardo di euro. Questo il circolo vizioso messo in luce dagli uomini della Direzione Distrettuale Antimafia e dai Carabinieri di Salerno, che a inizio gennaio hanno messo in manette 33 persone e hanno sequestrato undici siti web, riconducibili alle attività di due società.

Come si legge su RaiNews.it, da un lato c’è la Europartner, dall’altra la Iocosa Ludum, entrambe con sede in provincia di Salerno, precisamente a Mercato San Severino. A capo delle attività criminali ancora una volta la mafia. Precisamente Luigi Giuseppe Cirillo, figlio del boss calabrese Giuseppe. È lui il vertice di quella che gli investigatori hanno definito come una vera e propria holding del gambling online. Tutti soldi che venivano prontamente spediti nel paradiso fiscale di Panama e che, dopo essere stati ripuliti, servivano per l’acquisto di immobili e macchine di lusso.

Un impegno costante quello contro il gioco illegale, un impegno che si gioca tanto sul campo, grazie all’intervento delle forze dell’ordine, quanto in tribunale, dove si combatte invece a suon di sentenze e di leggi. Ed è proprio qui che di recente è stata presa una decisione che rappresenta una sentenza storica per il settore delle slot machine. L’avvocato Massimiliano Ariano infatti ha presentato ricorso al Giudice di Pace di Isernia in merito all’ordinanza di ingiunzione emessa dall’ADM, che sanzionava l’installazione di due apparecchiatore da gioco in un locale sprovvisto di regolare licenza. Dopo delle indagini accurate, il Giudice di Pace ha definito gli accertamenti infondati per poi accettare il ricorso del gestore. Quella dell’avvocato Ariano, insomma, è una sentenza che può essere un modello. “La sentenza in commento costituisce un preciso VADEMECUM sulle regole che l’A.D.M – ha spiegato – è tenuta ad osservare in casi in cui nei locali ispezionati l’esercente svolga contestualmente un’ illecita attività di scommesse e una lecita attività di sala giochi, regole che escludono di fondare la relativa pretesa sanzionatoria su meri automatismi tali per cui l’installazione di macchine debba dipendere sempre e comunque dalla licenza per la raccolta di scommesse”.

Insomma, la battaglia contro il gioco illegale continua senza sosta. Ed è importante intensificarla adesso, in un periodo in cui questa pericolosa piaga è tornata a conquistare terreno, complice la pandemia da Covid 19. Azioni congiunte di forze dell’ordine, tribunali e aziende del settore potranno contribuire alla creazione di piattaforme di gioco sempre più sicure, legali e trasparenti.

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