Cronaca

Disabile colpito da un pugno va in coma | La sorella: “Vogliamo la verità”

Disabile colpito da un pugno, ricevuto da un ospite del centro riabilitativo "La Fenice" in via Firenze a Benevento, va in coma

Disabile colpito da un pugno, ricevuto da un ospite del centro riabilitativo “La Fenice” in via Firenze a Benevento, va in coma. La sorella lancia un appello: “Vogliamo la verità”. Una lettera indirizzata al Sindaco, Mastella, all’assessora comunale, Coppola e al responsabile ai servizi sociali.

Disabile va in coma dopo un pugno | L’appello della sorella

Quello che è accaduto non è stata una disgrazia ma una mancanza che si poteva evitare non mettendo in contatto persone con disabilità diverse e con esigenze tanto dissimili tra di loro. Mio fratello non ha più un futuro, sta combattendo tra la vita e la morte ma la sua esistenza è in ogni caso segnata: nella migliore delle ipotesi sarà un vegetale e si profila l’eventualità di una fine ignobile per una persona che ha vissuto, certo, con difficoltà ma sempre circondata dalle attenzioni di chi gli voleva bene e che ha fatto in modo da garantirgli una crescita sana, serena e autonoma. Vincenzo ha frequentato la scuola ed è stato in grado di condurre una vita normale, nonostante la disabilità. Per questo chiediamo che sia fatta luce sulle responsabilità di chi ha consentito che accadesse tutto questo”.

La risposta del Comune

La risposta del Comune arriva dall’assessora ai servizi sociali : “L’amministrazione comunale sta seguendo con grande attenzione la vicenda ed è vicina affettivamente e moralmente alla vittima dell’incidente e alla sua famiglia. L’autore del gesto è in carico ai servizi sociali da diverso tempo e frequenta il centro diurno per disabili La Fenice. Tuttavia, nel periodo di inserimento di circa due mesi non è stato artefice di episodi spiacevoli ma ha manifestato maggiore autonomia seguendo le indicazioni e le attività proposte. Dal sopralluogo è emerso che l’episodio si era registrato al termine delle attività di laboratorio e che nella struttura erano presenti 3 operatori e 12 utenti. Dalle verifiche effettuate dal dirigente Verdicchio in prima battuta, con riserva di ulteriori approfondimenti, sembra dunque che l’incidente sia da attribuire a una circostanza fortuita”.

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