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Elezioni comunali 2022 in provincia di Benevento: i sindaci eletti

I risultati in diretta delle elezioni comunali 2022 e dello spoglio elettorale

Si è votato ieri, 12 giugno, in 11 comuni della in provincia di Benevento per rinnovare il sindaco e il consiglio comunale: ecco i risultati in diretta delle elezioni comunali 2022 e dello spoglio elettorale e i sindaci eletti. I seggi sono stati aperti la sola giornata di ieri, dalle ore 7 alle 23. Lo spoglio per le amministrative inizierà oggi, lunedì 13 giugno, a partire dalle ore 14.

Elezioni comunali 2022 in provincia di Benevento: diretta dello spoglio e risultati


In provincia di Benevento le Comunali si tengono ad Apollosa, Arpaia Buonalbergo, Campolattaro, Limatola, Molinara, San Bartolomeo in Galdo, San Marco dei Cavoti, San Martino Sannita, Santa Croce del Sannio e Sassinoro. Non si vota in alcun capoluogo di provincia. Si è votato solo in comuni con meno di 15mila abitanti, dunque non ci saranno ballottaggi nel Sannio.


LA DIRETTA DELLE ELEZIONI


I sindaci eletti e i ballottaggi

Ecco l’elenco di tutti i comuni al voto in provincia di Benevento nel 2022, i risultati, lo spoglio in diretta e i sindaci eletti:

Comuni LO SPOGLIO SINDACO ELETTO
APOLLOSA RISULTATI IN DIRETTA Danilo Parente
ARPAIA RISULTATI IN DIRETTA Pasquale Fucci
BUONALBERGO RISULTATI IN DIRETTA Michele Gambarota
CAMPOLATTARO RISULTATI IN DIRETTA Simone Paglia
LIMATOLA RISULTATI IN DIRETTA Domenico Parisi
MOLINARA RISULTATI IN DIRETTA Giuseppe Addabbo
SAN BARTOLOMEO IN GALDO RISULTATI IN DIRETTA Carmine Agostinelli
SAN MARCO DEI CAVOTI RISULTATI IN DIRETTA Angelo Marino
SAN MARTINO SANNITA RISULTATI IN DIRETTA Angela Martignetti
SANTA CROCE DEL SANNIO RISULTATI IN DIRETTA Antonio Zeoli
SASSINORO RISULTATI IN DIRETTA Luca Apollonio

Come funziona il quorum

Nei piccoli Comuni, ovvero quelli sotto i 15mila abitanti, che avranno una sola lista in corsa per le elezioni, il quorum scenderà al 40%. A stabilirlo è il nuovo decreto del Governo pubblicato in Gazzetta Ufficiale. Sono molti i Comuni al voto in cui per le elezioni si profila la presenza di una sola lista, come Sovere e Leffe per esempio, una tendenza sempre più frequente nei piccoli paesi. Proprio per questo è arrivato il nuovo decreto del Governo che sposta dal 50% al 40% il quorum necessario per rendere valida l’elezione del sindaco e del consiglio comunale. Abbassare il quorum significa quindi abbassare il rischio di commissariamento.




Come si vota nei comuni fino a 15 mila abitanti

Nei comuni fino a 15mila abitanti si può tracciare un segno sul nominativo del candidato sindaco o sul contrassegno della lista collegata al candidato sindaco o anche sia sul candidato sindaco che sulla lista collegata al medesimo candidato sindaco. In ogni caso, il voto viene attribuito sia alla lista di candidati consiglieri che al candidato sindaco collegato.

È eletto sindaco il candidato che ottiene il maggior numero di voti. In caso di parità di voti si procede a un turno di ballottaggio domenica 26 giugno tra i due candidati che hanno ottenuto il maggior numero di preferenze.

Come si vota nei comuni con oltre 15 mila abitanti

Nei comuni con più di 15.000 abitanti si può:

  • tracciare un solo segno sul rettangolo col nominativo di un candidato sindaco, senza cioè segnare alcun contrassegno di lista: in questo caso il voto viene attribuito solo al candidato sindaco prescelto;
  • tracciare un segno solo sul contrassegno di una delle liste oppure tracciare un segno sia sul nominativo del candidato sindaco che su una delle liste collegate al medesimo candidato sindaco: in entrambi i casi il voto viene attribuito sia al candidato sindaco che alla lista collegata;
  • esprimere un voto disgiunto, tracciando un segno sul nominativo del candidato sindaco ed un altro segno su una delle liste ad esso non collegata: in questo caso il voto viene attribuito sia al candidato sindaco che alla lista non collegata.

È eletto sindaco al primo turno il candidato che ottiene la maggioranza assoluta dei voti validi (almeno il 50% più uno); qualora nessun candidato raggiunga tale soglia si tornerà a votare domenica 26 giugno per il ballottaggio tra i due candidati più votati.

All’eventuale turno di ballottaggio il voto si esprime tracciando un segno su uno dei due rettangoli contenenti il nominativo del candidato sindaco prescelto. Le preferenze si esprimono scrivendo negli appositi spazi il cognome (oppure il nome e cognome in caso di omonimia) dei candidati consiglieri comunali della lista votata.

Il voto disgiunto alle elezioni comunali 2022

Per voto disgiunto si intende la possibilità di esprimere due voti praticamente in contrapposizione. Nel caso delle amministrative, cioè, si può scegliere una lista che sostiene un candidato sindaco e poi un primo cittadino diverso, appoggiato da altre liste. In questo modo si dà la preferenza a un candidato alla carica di primo cittadino, ma contemporaneamente si sostengono i candidati di una lista che non lo appoggia in consiglio comunale.

Esempio pratico: si può votare per il candidato sindaco del PD, ma sostenere la lista di Fratelli d’Italia, magari con delle preferenze a delle persone che si conoscono e si stimano. I due voti viaggiano su binari diversi: il primo contribuisce a definire chi sarà sindaco, il secondo chi sarà consigliere comunale. Per quest’ultima scelta, però, molto dipenderà da chi viene eletto primo cittadino. In base a quello la maggioranza dei posti in assemblea comunale andranno allo schieramento che lo supporta, limitando i posti a disposizione degli altri.

Quando ci sarà e come funziona il ballottaggio

Il possibile ballottaggio si tiene la seconda domenica successiva al voto del primo turno. Quindi in questo caso sarà il 26 giugno. In questo caso si dovrà scegliere tra i due candidati sindaco che hanno ottenuto più consensi al primo turno. Quindi niente voto per i consiglieri comunali: si può mettere la X sul nome del candidato primo cittadino o su una lista che lo appoggia (o entrambe le cose), ma non è possibile il voto disgiunto.

 

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