Cronaca

Anziana raggirata con la truffa del pacco: 21enne napoletano nei guai

L’indagine è scattata dopo la denuncia presentata, nel mese di settembre 2021

Truffa del pacco sventata a San Giorgio del Sannio dove nella serata di venerdì 16 settembre, all’esito di una complessa attività investigativa coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Benevento, militari della Compagnia Carabinieri di Benevento hanno dato esecuzione alla misura cautelare personale dell’obbligo di dimora nel comune di residenza nei confronti di un ventunenne residente nel napoletano, accusato di truffa aggravata nei confronti di un 80enne del posto.

Truffa del pacco San Giorgio del Sannio, 21enne nei guai

L’indagine è scattata dopo la denuncia presentata, nel mese di settembre 2021, dall’anziana vittima, che ha riferito di aver consegnato mille euro e la sua catenina d’oro ad un giovane presentatosi presso la sua abitazione per la consegna di un pacco per conto del nipote.

Le investigazioni condotte dai militari della Stazione di San Giorgio del Sannio e della Sezione Operativa della Compagnia di Benevento e coordinate dalla Procura della Repubblica, attraverso la collaborazione di alcuni cittadini, che nella circostanza hanno segnalato la presenza in zona di un’autovettura sospetta, nonché la conseguente analisi di alcune immagini acquisite dalle telecamere di sorveglianza della zona, hanno consentito di individuare e successivamente identificare due persone originarie della provincia di Napoli che, utilizzando la tecnica “del truffatore che si finge amico del nipote” nel preannunciare telefonicamente sull’utenza fissa di casa l’arrivo di un pacco da pagare, riuscivano a farsi consegnare il danaro contante ed il monile d’oro.

La truffa

Il raggiro è riuscito nonostante la vittima, insospettitasi per la richiesta, avesse composto, dopo aver parlato con il falso amico del nipote, il 112 dalla propria utenza telefonica per richiedere aiuto; tale precauzione, in realtà, si è rivelata inefficace perché il truffatore di fatto non ha interrotto la comunicazione, consentendo così ad un complice, che si è presentato come maresciallo dei Carabinieri, di concordare con la vittima un piano per “incastrare” il malvivente; il piano consisteva nell’assecondare le richieste del truffatore e di comunicare in tempo reale ai carabinieri l’evolversi degli eventi, che, appostatisi nei pressi dell’abitazione, avrebbero potuto agire ed arrestare in flagranza il malvivente.

Uno dei partecipanti al reato, inoltre, è stato identificato anche grazie alle analisi di polizia scientifica effettuate sulle impronte digitali lasciate sul pacco consegnato alla vittima Sulla scorta degli elementi raccolti, il Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Benevento ha emesso il provvedimento cautelare dell’obbligo di dimora nel comune di residenza nei confronti dei due giovani. È in corso l’esecuzione dell’ordinanza di applicazione di misura cautelare personale anche nei confronti del complice, pure destinatario dell’obbligo di dimora nel comune di residenza.

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