Cronaca

Benevento, Francesco Estatico morto dopo un intervento di bypass: il dolore della sorella

“Chiediamo giustizia”, questa è l’unica richiesta della famiglia di Francesco Estatico, 35enne di Avella, morto il 3 novembre scorso all’ospedale Fatebenefratelli di Benevento dopo un intervento di mini bypass gastrico per perdere peso. La sorella Milena ha raccontato il lungo e doloroso calvario di Francesco in un’intervista pubblicata oggi da Il Mattino.

Benevento, Francesco Estatico morto dopo un intervento: il dolore della sorella

“Ci vediamo domani, l’ultima volta mi ha salutato così Francesco in videochiamata dal reparto di terapia intensiva dell’ospedale Fatebenefratelli di Benevento, il giorno prima del suo decesso. Ma poi non lo abbiamo più visto”. Le parole colme di dolore della sorella Milena.

La famiglia di Francesco Estatico dall’inchiesta giudiziaria si aspetta giustizia.Vogliamo comprendere cosa è successo a mio fratello. Mia mamma continua a chiederselo.” – spiga la sorella del 35enne al Mattino Vogliamo capire se sono stati fatti degli errori nell’intervento chirurgico al quale si è sottoposto Francesco, un giovane pieno di vita che voleva cambiare aspetto, era desideroso di migliorarsi. Voleva dimagrire, ma da solo non ce la faceva. Erano troppi i chili da perdere.

L’intervento

In passato Francesco si era rivolto ad altre due strutture per sottoposti all’intervento. Come racconta la sorella il 35enne “Aveva avuto un colloquio con un medico del Policlinico di Napoli, ma non lo aveva convinto molto perché voleva applicargli il palloncino gastrico e mio fratello voleva sottoporsi ad un altro tipo di intervento.

Inoltre, Francesco “si era rivolto anche alla clinica Pineta Grande di Castelvolturno e aveva intrapreso un iter specifico. Aveva avviato un percorso psicologico e di dimagrimento, ma per gli impegni lavorativi non riusciva a mantener fede agli incontri con lo psicologo e dunque insieme al medico decise di non sottoporsi all’intervento.”

Le complicanze

Il 35enne ha poi incontrato il medico che lo ha operato a settembre. “Hanno avuto un colloquio e ad ottobre ha programmato l’intervento. – spiega Milena – Infatti Francesco è entrato in sala operatoria la prima volta il 17 ottobre. Il 19 è tornato a casa, ma il 21 ha avvertito dei malori. Alle 4 di notte lamentava dei forti dolori addominali, forte sudorazione e ha detto di voler andare al pronto soccorso del Fatebenefratelli.”

La donna prosegue: “Dopo otto ore di attesa ci hanno detto che dalla tac era emersa la presenza di liquido addominale e dunque doveva essere ricoverato. Il 21, un altro medico, lo ha operato d’urgenza ed è stato trasferito subito in terapia intensiva. Circostanza che a noi familiari non è stata riferita. Intanto ci hanno garantito che tutto era andato bene e che il trasferimento in terapia intensiva era prassi per un paziente obeso”.

Durante la degenza solo la mamma ha potuto far visita a Francesco e per sole 7 ore al giorno, ma come spiega la sorella “era spesso era sedato e quindi si chiedeva perché non potesse vederlo lucido. I medici hanno sempre risposto che era normale che fosse sedato dopo due interventi”.

Francesco sottoposto a più interventi d’urgenza

La sorella di Francesco spiega che il 35enne: “dopo il secondo intervento ha iniziato ad avere problemi più gravi, pressione alta, ha dovuto mettere il casco per l’ossigeno perché non saturava bene, febbre alta e ci hanno detto che c’era una setticemia in corso. Intanto i medici ci hanno rassicurato che i parametri si sarebbero ristabiliti. Così è stato. Ma alla visita con il chirurgico per eliminare i drenaggi del secondo intervento, è stato riscontrato ancora del liquido”.

Francesco è stato dunque operato per la terza volta, e di nuovo d’urgenza. “Francesco era stanco, quasi non voleva più farsi operare – confessa la sorella -, ma il chirurgo gli ha detto che era necessario. Dunque Francesco viene operato per la terza e viene trasferito in terapia intensiva“.

I medici a questo punto hanno detto ai familiari che: “l’ultimo intervento era andato meglio degli altri precedenti. Fino ad arrivare al 3 novembre, quando ci hanno detto che mio fratello stava per lasciare la terapia intensiva per andare in reparto. Poco dopo, invece è arrivata la tragica notizia del suo decesso. Ora vogliamo la verità” conclude la sorella del 35enne.

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