Cronaca

Sequestrati oltre 200 chili di fuochi d’artificio illegali: due arresti a Benevento

Maxi sequestro di fuochi d'artificio a Benevento: due arresti dopo il sequestro di oltre duecento chili di fuochi

Maxi sequestro di fuochi d’artificio in provincia di Benevento. L’operazione è scattata a seguito di un monitoraggio costante della zona, effettuato dalle Fiamme Gialle del Gruppo di Benevento nell’ambito del servizio di controllo del territorio, con particolare riguardo, in questo periodo, al mercato illegale dei “fuochi d’artificio”.

I Finanzieri, all’esito di un’intensa attività info investigativa, hanno individuato due distinti obiettivi per i quali si è deciso di procedere ad un controllo più accurato.



Benevento, maxi sequestro di fuochi d’artificio in due operazioni

La prima perquisizione, effettuata nei confronti di un trentacinquenne padulese, ha permesso di rinvenire un ammontare di circa 95 chili di ordigni pirotecnici illegali, artigianalmente confezionati. Gli “articoli”, estremamente pericolosi in considerazione proprio della produzione “casalinga” e della carica esplosiva, sono stati rinvenuti in gran parte all’interno di un box adiacente all’abitazione dell’uomo e per la parte restante all’interno della citata casa.

In particolare è stato possibile rinvenire all’interno del salone, stipati accanto ad un albero di Natale, diversi pacchi imballati e pronti per essere inviati ad acquirenti dislocati in varie Regioni, risultati contenere numerosi manufatti artigianali che una volta spediti attraverso ignare società di trasporto (e con veicoli non omologati per tali materiali) avrebbero potuto mettere in grave pericolo il conducente e il mezzo stesso.

Il secondo blitz

Nel corso della seconda perquisizione è stato individuato un 46enne di Paduli, già gravato da precedente specifico, che aveva allestito, all’interno di un locale di un casolare in disuso, un vero e proprio laboratorio di fabbricazione di manufatti artigianali, avendo a disposizione polvere nera, involucri, micce e tutto l’occorrente utile per il confezionamento.

Nel locale sono infatti stati rinvenuti centinaia di manufatti semilavorati, nonché numerosi “botti” già pronti per l’uso, il tutto per un totale di oltre 120 chili di sostanza esplosiva. Per entrambi i responsabili è stato contestato il reato di detenzione di materie esplodenti, nonché il reato di commercializzazione, nel primo caso, e di fabbricazione, nel secondo.

Le bombe sequestrate

Tra il materiale sottoposto a sequestro vi sono veri e propri ordigni, contenenti diversi chili di miscele esplodenti, tra cui i cosiddetti razzi “Kim o’ coreano”, “pallone di Maradona”, “COBRA”, trac del tipo “bomba hamsik” nonché innumerevoli granate pirotecniche fino ad un peso di 5 chili di materia.

Sentito il P.M. di turno della Procura della Repubblica di Benevento, per i due responsabili è scattato l’arresto e la collocazione ai domiciliari in attesa dell’udienza di convalida. Per la quantità di materiale sottoposto a sequestro  – circa 220 chili – e per la tipologia dei manufatti artigianali, molti dei quali di dimensioni e peso notevoli,  si è proceduto a perizia tecnica da parte di un esperto di manufatti esplosivi

. Quest’ultimo, dopo aver visionato quanto sequestrato, ha evidenziato che si tratta di granate pirotecniche per uso professionale, artifizi semilavorati e di prodotti artigianali comunemente denominati trac, che per tipologia e manifattura sono altamente pericolosi per l’uomo, tanto da consigliarne la distruzione immediata.

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